Il ciclamino, con le sue foglie marmorizzate e i fiori delicati, fiorisce quando gran parte del giardino riposa. Il più comune, Ciclamen persicum, è detto anche ciclamino dei fioristi, ma nei boschi del Mediterraneo e del Medio Oriente troviamo varietà rustiche come C. coum, C. hederifolium e C. purpurascens. Scopriamo i ciclamini e come curarli al meglio.
Il ciclamino appartiene alla famiglia delle Primulaceae. Il suo nome deriva dal greco kyklos, cerchio, richiamo ai tuberi tondeggianti o ai fiori che, appassendo, si avvolgono elegantemente su se stessi.
I ritmi e le esigenze del ciclamino
Quando arriva la primavera, il ciclamino segue il suo ciclo naturale: le foglie ingialliscono e cadono, segnando l’inizio del riposo vegetativo. Le annaffiature si riducono fino a sospenderle del tutto. Il tubero, protetto in un luogo fresco e asciutto, rimane pronto a germogliare di nuovo in autunno. Un ciclo “al contrario” rispetto alle altre piante: i ciclamini fioriscono quando il mondo vegetale rallenta.
Coltivare un ciclamino significa rispettare il suo ritmo naturale. Il rinvaso si effettua idealmente durante il riposo, tra maggio e giugno, usando un vaso solo leggermente più grande. Estratto delicatamente il tubero dal vecchio terriccio, eventuali parti molli vengono eliminate, e il nuovo vaso riempito di terreno drenante. Così, tra pochi mesi, emergeranno foglie e boccioli pronti a colorare l’inverno.
Terriccio e innaffiature
Il ciclamino ama il fresco: temperature tra i 10 e i 18 gradi favoriscono una fioritura duratura, mentre il caldo eccessivo accelera la vita dei fiori e riduce la bellezza della pianta. La posizione ideale? Ombra leggera in giardino, un terrazzo riparato, una veranda non riscaldata o una finestra luminosa ma senza sole diretto nelle ore calde.
L’acqua va dosata con attenzione. Il tubero, cuore della pianta, non deve mai marcire. Per questo, meglio annaffiare dal basso, nel sottovaso, eliminando dopo 20-30 minuti l’acqua in eccesso. In alternativa, versiamo lungo i bordi del vaso, evitando il centro. Il terreno deve rimanere leggermente umido, mai fradicio: un mix leggero di terriccio universale, ghiaietto e humus di lombrico garantisce drenaggio e nutrienti, mentre il tubero va posizionato quasi in superficie, con la parte concava verso l’alto.
Ciclamini in giardino: naturalizzazione e bellezza spontanea
I ciclamini coltivati all’aperto sono capaci di auto-propagarsi. Piantati in zone ombreggiate, sotto alberi o arbusti, in terreno ricco e ben drenato, formano nel tempo splendidi tappeti fioriti, regalando colore anche nelle giornate più grigie. Con un po’ di attenzione, rispetto dei cicli naturali e gesti semplici ma costanti, ogni ciclamino diventa compagno di inverno.
Un percorso per chi vuole andare oltre
Coltivare i ciclamini è semplice e può portare gioia e colore nei mesi invernali.
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