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Piante e fiori

Le piante rampicanti da interno sono una soluzione perfetta per chi desidera portare un tocco di verde verticale in casa. In questo articolo scopriamo insieme le loro caratteristiche, le specie più comuni e i consigli per curarle al meglio.

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Da dove arrivano le piante rampicanti?

La maggior parte delle rampicanti da appartamento proviene dalle foreste pluviali tropicali, dove crescono scalando i tronchi degli alberi per raggiungere la luce. Proprio per questo motivo, molte sviluppano radici aeree, che oltre ad assorbire acqua e minerali dall’umidità, servono come ancoraggio alle superfici.

Oltre che rampicanti, alcune di queste piante possono comportarsi da epifite, ovvero vivere sospese senza contatto diretto col suolo.

Pianta di Monstera deliciosa in natura – Foto Pixabay

Oltre che rampicanti, alcune di queste piante possono comportarsi da epifite, ovvero vivere sospese senza contatto diretto col suolo. Attenzione però: i fusti delle rampicanti non sono in grado di sostenersi da soli. Anche in casa sarà necessario fornire loro un supporto, altrimenti tenderanno ad accasciarsi.

Piante ricadenti o rampicanti? Ecco la differenza

Spesso utilizziamo in casa piante rampicanti come ricadenti. È il caso del Pothos (Epipremnum aureum), che in natura cresce arrampicandosi, ma in assenza di supporto lascia cadere i suoi lunghi tralci, creando suggestive cascate verdi.

Esistono però specie che naturalmente hanno un portamento ricadente o strisciante, come Aeschynanthus, Tillandsia usneoides e Ceropegia woodii.

Le piante rampicanti da interno più comuni

  • Monstera, con le specie Monstera deliciosa e Monstera adansonii tra le più diffuse.
  • Epipremnum (Pothos)
  • Philodendron
  • Syngonium: una pianta ingiustamente sottovalutata, semplice da coltivare e disponibile in varietà dai colori e screziature davvero particolari.
  • Cissus: un grande classico dal sapore vintage. È perfetto per chi ama lo stile rétro.

Syngonium – Foto Getty

Come si curano le piante rampicanti?

La luce

Il primo fattore al quale prestare importanza è la luce: per come le abbiamo descritte sappiamo che vivono in foreste dove le grandi chiome che le sovrastano permettono l’ingresso di una luce molto filtrata. Di conseguenza è bene evitare esposizioni alla luce diretta del sole durante i mesi più caldi come quelli estivi. Questo aspetto è ovviamente relativo e dipende dalla zona dell’Italia in cui ci troviamo e alla quantità di luce che abbiamo in ogni stanza. Durante l’inverno, con il calo delle ore e dell’intensità della luce è bene spostare i vasi ove possibile in zone maggiormente illuminate.

L’irrigazione

Anche le bagnature vanno modulate in funzione della stagione: durante i mesi più caldi dell’anno possiamo far sì che il terreno risulti sempre fresco, andando a bagnare quando i primi cm della zolla sono asciutti, mentre in inverno consiglio maggior cautela, intervenendo quando il terreno asciuga anche in profondità e preferendo dove non è difficoltoso una bagnatura dal basso, per subirrigazione.

Tutto quello che dovreste sapere sulle rampicanti

Se vuoi saperne di più su queste affascinanti piante, su come coltivarle e sui migliori supporti da utilizzare in casa, non perderti il corso “I segreti delle rampicanti”, dove imparerai:

  • Come prenderti cura delle piante rampicanti
  • Come guidarle nella crescita
  • Come risolvere i problemi più comuni

Buon giardinaggio!

Cosa vuoi sapere oggi?