Come coltivare la Hoya, il “fiore di cera"

La Hoya, conosciuta come fiore di cera, è una delle piante da interno più amate per la sua bellezza tropicale e il profumo dolcissimo dei suoi fiori. Ve ne sono tante specie che si caratterizzano e distinguono per forma delle foglie e fiori di straordinaria bellezza, tutte si adattano a vivere in casa se si conoscono le loro esigenze. La Hoya appartiene alla famiglia delle Apocynaceae ed è una pianta sempreverde perfetta per la coltivazione in casa. Le sue foglie spesse e cerose, vero tratto distintivo del genere, si presentano in forme e dimensioni molto diverse: dalle grandi foglie marmorizzate di bianco della Hoya caudata alle foglie sottili come fili d’erba della Hoya linearis. La fioritura della Hoya avviene principalmente in primavera, ma richiede pazienza: la prima comparsa dei suoi profumatissimi fiori può avvenire solo dopo due anni di vita. Alcune varietà, come la Hoya bella e la Hoya linearis, riescono a fiorire anche su giovani talee, mentre per la maggior parte delle specie è necessario attendere che le piante raggiungano i 4 o 5 anni d’età. Il profumo dei fiori di Hoya è molto intenso, soprattutto di sera, con note dolci che ricordano il miele. Oltre a essere coltivate come piante ricadenti, le Hoya possono essere facilmente allevate anche come piante rampicanti, valorizzando così il loro portamento elegante e naturale. H. carnosa Come coltivare la Hoya o "fiore di cera" Esposizione Per coltivare con successo le Hoya il luogo in cui si posiziona il vaso varia dall’inverno all’estate: nei mesi freddi, in casa, serve la maggiore luminosità possibile, anche diretta. Dalla primavera all’autunno possono essere portate all’aperto, in un luogo luminoso ma schermato dai raggi diretti del sole. Temperatura La temperatura ottimale, facendo una media tra le diverse specie, è compresa tra i 15 e i 30 °C. Deve rimanere costante durante la fioritura per evitare la caduta dei fiori. H. bella Substrato ideale Le Hoya crescono naturalmente come piante epifite, arrampicandosi su altri alberi. Per imitare le condizioni di sviluppo originarie serve quindi un substrato leggero, arioso, ben drenante. Se ne può utilizzare uno per piante fiorite con l’aggiunta di un terzo di pomice o lapillo. Vasi È preferibile scegliere vasi di materiale poroso come la terracotta, non troppo grandi. Il rinvaso si effettua nei mesi primaverili e solo quando le radici hanno occupato tutto il panetto di terra. Irrigare il "fiore di cera" In inverno basta mantenere il terreno leggermente umido, aumentando l’umidità atmosferica con un umidificatore o nebulizzando le foglie. In estate le Hoya vanno bagnate regolarmente e spesso, soprattutto se coltivate nel substrato ideale, con ottima velocità di drenaggio. Lasciare asciugare leggermente il terriccio tra un’innaffiatura e l’altra. Il segreto per coltivare con successo la Hoya, o "fiore di cera" Nel mondo della botanica si parla spesso di “substrato fresco” per descrivere il giusto equilibrio di umidità necessario per piante come le Hoya. Ma cosa si intende esattamente con questa espressione? Un substrato fresco mantiene un livello di umidità costante senza però essere saturo d’acqua: rimane umido al tatto, ma l’acqua in eccesso drena in fretta. A differenza di un substrato zuppo, che trattiene troppa umidità, impedisce il flusso d’aria e diventa un ambiente ostile per le radici. Per offrire alle nostre Hoya un substrato fresco è fondamentale che in esso siano presenti materiali inerti in quantità variabili anche a seconda della zona di coltivazione, al fine di poter bagnare senza incorrere in marciumi. Hoya kerrii con foglie variegate - Foto di Getty Hoya carnosa - Foto di Getty Concimare la Hoya Ogni 4-6 settimane durante le fasi di crescita attiva (primavera-estate) con un prodotto bilanciato. Sensibilità a malattie e parassiti Come per molte piante da interno le cocciniglie e i marciumi radicali sono le problematiche più comuni. Effettuare trattamenti con olio di Neem nel primo caso e rinvasare con un substrato più leggero nel secondo. Specie e varietà di Hoya Hoya carnosa. La più rustica e resistente. Foglie spesse e coriacee, di un bel verde intenso se coltivata in ombra, più pallide se prende molta luce. I fiori, intensamente profumati di cioccolato, formano una semisfera della grandezza di un pugno. Hoya caudata. Foglie ovali-lanceolate verde intenso con margini irregolari e screziature argentate. Fiori bianchi con stella centrale rosa, coperti di sottili filamenti, profumati. Hoya icensis. Molto generosa nella fioritura, i suoi peduncoli si possono riattivare più volte nello stesso anno. Fiori dolcemente profumati, foglie spesse e grandi. Meglio lasciare asciugare bene il substrato prima di bagnare nuovamente. Hoya inflata. Molto esigente, è fondamentale che il substrato sia arioso, da mantenere umido ma che si possa asciugare velocemente. Sopporta temperature minime fino a 10 °C ma meglio restare sopra i 12-15 °C. Foglie sottili di un verde intenso, vellutate sulla pagina superiore. Fioritura spettacolare per una settimana circa e dalla fragranza piacevole che ricorda i narcisi. Hoya lanceolata ssp. bella. La più facile da coltivare se si mantiene il substrato sempre umido. Sopporta poco il caldo secco e il sole diretto. Foglie piccole, lanceolate, fiori bianco candido con stella centrale rosa brillante dalla primavera in poi. Profumo delicato. Hoya linearis. A portamento ricadente, foglie aghiformi, fiori bianchi profumati di limone che compaiono in autunno. Da molti considerata una delle più difficili da coltivare, ama un substrato sempre umido ma non zuppo. H. icensis H. inflata