Guida facile alla coltivazione degli Eupatorium

Grandi e vigorosi, con la giusta coltivazione gli Eupatorium possono fiorire a lungo in qualsiasi tipo di suole, aiutando a tenere sotto controllo le infestanti grazie alla loro velocità di crescita. Per evitare che si diffondano troppo, disseminandosi per il giardino, è importante potare nel momento giusto. Scopriamo quando con i consigli di Pier Luigi Priola dell'Azienda Agricola Priola. Clima Gli Eupatorium (come per consuetudine si continuano a chiamare perenni e arbusti oggi appartenenti ad almeno cinque generi botanici diversi) comprendono perlopiù specie e varietà rustiche, che più del freddo temono il caldo eccessivo. Le loro zone ideali sono quelle collinari, dove le temperature sono più fresche. Alcune specie originarie del Sudamerica, come Mikania houstoniana, Bartlettina sordida e Ageratina ligustrina, sono delicate e in inverno vanno protette o ricoverate. Per scoprire la loro storia, consultate questo articolo. Esposizione Per la giusta coltivazione degli Eupatorium bisogna piantarli in pieno sole. In ogni caso si tratta di erbacee perenni adattabili, che si trovano bene anche a mezz’ombra, soprattutto se a dimora in zone dove fa molto caldo. Eutrochium maculatum 'Purple Bush' - Foto di Ferruccio Carassale Terreno Sono estremamente adattabili a qualunque tipo di suolo, anche argilloso, purché ben drenante. Il pH è indifferente, ma è gradito uno tendenzialmente acido, che agevola anche l’assorbimento del ferro. Messa a dimora Si può procedere durante tutto il periodo vegetativo, sebbene il momento più indicato sia verso febbraio-marzo. Si scava una buca leggermente più grande della zolla da piantare e alla terra di riporto si miscela del compost o della torba bionda, per rendere il terreno più aerato e aiutare la radicazione. Eutrochium maculatum 'Glutball' - Foto di Ferruccio Carassale In vaso Possono essere coltivati anche in vaso, utilizzando un buon terriccio universale. Va sempre tenuto conto, ancor più se in contenitore, che molte specie e varietà raggiungono un’altezza importante. Le innaffiature saranno più frequenti rispetto alla coltivazione in piena terra. Irrigazioni Frequenti e regolari, così che il terreno sia sempre fresco ma non zuppo. Al piede della pianta si può prevedere una pacciamatura che mantenga la giusta umidità. È fondamentale evitare i ristagni. Concimazioni In primavera e in autunno si somministra una concimazione organica con compost o stallatico pellettato appena interrato. Nel periodo estivo si possono prevedere due-tre interventi con del concime liquido. Moltiplicazione Il metodo più indicato per le specie e varietà di dimensioni maggiori è la moltiplicazione per talea, da effettuare tra aprile e giugno. Si preleva una talea della lunghezza di 15-20 cm con almeno due internodi (in alcune varietà sono piuttosto distanziati), si eliminano le foglie lasciando quelle apicali e la si infila in un vasetto con del buon terriccio universale o un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, che si terrà fresco e umido.Per le specie di dimensioni minori, come Conoclinium coelestinum, è più indicata la divisione dei cespi. Si estrae il cespo con un forcone e lo si divide in porzioni che si metteranno subito a dimora nelle buche già preparate. Se il cespo ha già raggiunto un certo sviluppo, per dividerlo si pongono al suo centro due forche, schiena contro schiena, e si allontanano i manici. Potature Sulle perenni si interviene con le cesoie almeno due volte l’anno. A novembre, se non si vuole lasciare il secco durante l’inverno, oppure dopo, tra la fine di febbraio e i primi di marzo, si tagliano tutti i rami fino a pochi centimetri da terra, in modo che la pianta possa ricacciare dal piede. Non oltre la fine di maggio, poi, dopo che la pianta è ripartita, si può prevedere una potatura verde, se si osserva che ci sono steli scomposti e per far sì che il portamento si mantenga armonico e globoso. Mikania houstoniana - Foto di Ferruccio Carassale Questo secondo intervento si può effettuare anche sugli arbusti sempreverdi come Ageratina ligustrina. Un ultimo consiglio sulla coltivazione degli Eupatorium Non appena appassiscono, è bene asportare le infiorescenze: la pianta manterrà un aspetto più ordinato e si impedirà che si autodissemini. Si pota fino alla prima coppia di foglie.