Eupatorium: bellezze di carattere

Alti e vigorosi, gli Eupatorium sono perfetti per bordure spettinate e dal sapore rustico. A patto di garantire spazio adeguato, un buon drenaggio e la compagnia di piante che sappiano tener loro testa. Chissà se prima o poi gli Eupatorium riusciranno a essere apprezzati quanto meritano, liberandosi dalla nomea di piante troppo vigorose e non propriamente raffinate. Ora che i giardini naturali, dall’aspetto spontaneo, a bassa manutenzione, amati da farfalle e insetti impollinatori, sempre più stanno incontrando il nostro gusto, potrebbe essere arrivato il tempo della loro rivincita. Erbacee perenni, suffrutici e arbusti sempreverdi e decidui presenti in quasi tutti i continenti, in natura gli Eupatorium crescono negli habitat più diversi, dai boschi alle radure soleggiate fino alle paludi. Basterebbe questo a far comprendere che, come sottolinea Pier Luigi Priola, titolare dei Vivai Priola di Treviso: «Finora sono stati ingiustamente considerati un po’ goffi e volgari, mentre in giardino sono in grado di mettersi a proprio agio in diverse condizioni, risolvendo più di una situazione». La loro possibile rivalsa è iniziata con un nuovo nome: un escamotage vecchio quanto il mondo per chi vuol cambiare vita, ma in questo caso la responsabilità è dei botanici che, riesaminandoli, hanno ridistribuito molte specie su altri generi, in base alle loro caratteristiche morfologiche: Eutrochium, Conoclinium, Mikania, Ageratina, Bartlettina. In alcuni cataloghi, quindi, si possono trovare con il nuovo nome, in altri con quello di un tempo. Eutrochium maculatum 'Glutball' - Foto di Ferruccio Carassale Per bordure informali Di dimensioni notevoli (molte specie raggiungono e superano i 150 cm), gli Eupatorium sono perfetti nelle bordure miste dal sapore rustico e dall’indole spettinata. La loro altezza impone di posizionarli sul retro, dove basteranno una o due piante per creare uno schermo largo oltre 3 metri. Per scoprire come coltivarli, consultate questo articolo. Eutrochium maculatum 'Purple Bush' - Foto di Ferruccio Carassale Proprio questa vigoria ha fatto sì che in passato non fossero visti di buon occhio; ma, d’altro canto, la velocità di crescita e lo spazio occupato consentono loro di controllare eventuali infestanti. Il rovescio della medaglia è la competizione che possono instaurare anche con le ornamentali presenti, perché in effetti una certa arroganza e la tendenza a sgomitare, anche autodisseminandosi, ce l’hanno. Tuttavia, come suggerisce Priola, «Se abbinati a specie e varietà che sappiano tener loro testa, come Hemerocallis, Aster, persicarie, Lythrum salicaria, astilbe e graminacee, l’effetto sarà piacevole. Da evitare, invece, sia il matrimonio con erbacee più eleganti, come Oenothera lindheimeri (un tempo Gaura), sia l’utilizzo delle varietà più grandi in giardini di città, anche per via del loro aspetto un po’ ruvido». Un altro motivo per cui possono essere apprezzati è il periodo di fioritura, da luglio a ottobre o anche oltre, quando sfoggiano infiorescenze globose en pendant con il portamento, mentre con le loro colorazioni fanno concorrenza ai fogliami che iniziano a virare verso tonalità accese. Carta d'identità dell'Eupatorium CHI SONO Specie, varietà e ibridi appartenenti ai generi Eutrochium, Conoclinium, Mikania, Ageratina, Bartlettina, un tempo raggruppati nel solo genere Eupatorium, famiglia delle Asteraceae.CARATTERISTICHE Erbacee perenni, suffrutici e arbusti, sempreverdi e decidui.FOGLIE Di varia morfologia, per la maggior parte a coppie o a ciuffi, tendenzialmente ovali, con i margini più o meno dentati.FIORI Minuscoli, riuniti in infiorescenze piatte o a cupola, sono bianchi, rosa, porpora, viola. Alcuni delicatamente profumati.STELI Spesso marroni, nerastri o rossastri. Mikania houstoniana - Foto di Ferruccio Carassale Versatili e colorati Eupatorium Grazie alla variabilità delle dimensioni, gli Eupatorium sono piuttosto versatili anche negli stessi bordi misti. Per esempio Conoclinium coelestinum (il nome già rivela il colore delle infiorescenze), che resta sui 60-70 cm ed è tra i più bassi, può essere re usato in primo piano. Ha radici rizomatose e forma fitti cespugli, fornendo un ottimo controllo all’erosione, ma gli è difficile stare al proprio posto e va tenuto un po’ a bada. Ageratina altissima ‘Chocolate' - Foto di Ferruccio Carassale Raggiunge il metro di altezza Eutrochium maculatum ‘Red Dwarf’, dai fiori porpora vinato, mentre la varietà ‘Phantom’, sui 150 cm, sfoggia infiorescenze particolarmente grandi (fino a 30 cm di diametro), piumose e di un bel punto di rosa. E. maculatum ‘Glutball’, invece, è un’imponente perenne palustre alta fino a 2 metri, con vistose infiorescenze rosa, ottima da naturalizzare e coltivabile anche come pianta da bordo per laghetti. Tra le erbacee perenni, infine, Ageratina altissima ‘Chocolate’, che rimane sul metro di altezza, è apprezzabile non solo per i fiori bianco puro ma anche per il fogliame brunato marrone, sul quale spiccano in un felice contrasto. Anche in forma di arbusto Tra gli Eupatorium figurano anche arbusti. Ageratina ligustrina, per esempio, è un sempreverde che con il tempo supera i 2 metri ed è utilizzabile per creare piccole siepi oltre che come sfondo di bordi misti. È in fiore da fine agosto a novembre con infiorescenze bianche e profumate e non è particolarmente rustico. Non lo è neppure la messicana Bartlettina sordida, in fiore in tarda primavera, che al Nord è meglio coltivare in vaso in modo da poterla ricoverare quando il termometro scende. Capace di superare i 2 metri, ha rami di colore rossastro nei nuovi getti, foglie vellutate verde cupo e infiorescenze costituite da numerosi capolini di colore lilla viola, delicatamente profumati. Davanti a tanta versatilità e bellezza, chi ha il coraggio, ora, di denigrare ancora gli Eupatorium?