L’Helianthus, meglio conosciuto come girasole, è una pianta ornamentale semplice da coltivare, ideale per chi desidera portare colore e vitalità nel proprio giardino.
Helianthus è un genere di piante della famiglia delle Asteraceae, che comprende circa 70 specie erbacee, sia annuali che perenni. La specie più conosciuta è Helianthus annuus, il girasole, coltivata per la produzione di olio e apprezzata anche per il suo valore ornamentale. Esistono però anche ibridi da giardino, con fiori semplici o doppi, di diverse altezze e colori. Per esempio Helianthus ‘Lemon Queen‘, una varietà che sfiora i due metri di altezza, caratterizzata da capolini giallo limone molto luminosi; Helianthus ‘Helios‘, con petali sottili e appuntiti; Helianthus × multiflorus ‘Meteor‘, che produce numerosi capolini semplici a centro doppio, su un bel fogliame verde argentato; oppure Helianthus salicifolius, la specie più insolita, un vero gigante che supera i due metri, con foglie lunghe, strette e arcuate che ricordano gli zampilli di una fontana, e una fioritura tardiva, gialla, a settembre.
Rustici, robusti e poco esigenti, gli elianti regalano fiori per tutta l’estate, fino ai primi freddi, crescendo rapidamente. La maggior parte delle varietà raggiunge altezze comprese tra 120 e 250 cm, ma non mancano anche cultivar di dimensioni più contenute. Sono ideali per nascondere angoli antiestetici, mascherare reti o muretti di confine, delimitare spazi oppure fungere da sfondo nelle bordure.

Come coltivare l’Helianthus
Esposizione
Come consiglia Pier Luigi Priola, I girasole richiedono il pieno sole. Possono stare anche a mezz’ombra, ma devono ricevere almeno 5 ore di sole del mattino, altrimenti la fioritura sarà scarsa e la pianta si indebolirà.
Clima
Gli elianti sono piante rustiche e resistenti alla siccità, possono crescere in tutta Italia, anche se quelli perenni preferiscono un clima fresco.
Terreno
Qualsiasi terreno va bene, da subacido a calcareo, purché ben drenato.
Irrigazioni
I girasoli tollerano la siccità, che favorisce la disidratazione dei semi, ma in giardino è consigliabile innaffiarli regolarmente: cresceranno più rigogliosi e fioriranno copiosamente.


Concimazioni
Sono piante frugali e si accontentano anche di suoli poveri e sabbiosi, ma fioriranno più generosamente se prima della messa a dimora si lavora il terreno e lo si concima con abbondante letame maturo, compost o cornunghia. Per gli Helianthus perenni la concimazione va ripetuta ogni anno, tra novembre e febbraio, mentre gli annuali gradiscono concimazioni liquide durante la fioritura.
Moltiplicazione
Si possono seminare, ma per gli Helianthus perenni è più semplice eseguire, su piante di almeno 2-3 anni, la divisione dei cespi, tra febbraio e marzo. Tra maggio e giugno si può fare anche la talea: prima che la pianta fiorisca si prelevano porzioni di rami erbacei lunghe 30 cm circa, poi si dividono in 3 parti, mantenendo su ciascuna almeno un paio di foglie apicali, che vanno ridotte a metà. Dopo aver praticato un taglio obliquo sull’estremità basale in modo che sia massima la superficie di assorbimento dell’acqua, si inseriscono, a tre a tre, nei vasetti e si posizionano in mezz’ombra. Dopo una ventina di giorni le talee avranno radicato e in settembre sarà già possibile metterle a dimora per vederle fiorite l’anno successivo.


Vaso
La coltivazione in contenitore è possibile, anche se sono necessari vasi profondi almeno 40 cm per le varietà nane e mastelli profondi almeno un metro per le altre. Durante la fioritura è fondamentale somministrare, con l’acqua delle irrigazioni, concime liquido ricco di potassio.
Malattie
Per evitare che si ammalino è importante curare molto bene il drenaggio, evitando ristagni, che favoriscono le malattie fungine. Marciume del colletto, oidio, muffa grigia e ruggine, assieme alle larve della piralide, lepidottero che scava gallerie negli steli, sono i nemici di queste piante. Per le malattie fungine bisogna intervenire tempestivamente, staccando ed eliminando le foglie colpite e trattando la pianta con prodotti a base di zolfo o con estratto di equiseto. Si possono fare anche trattamenti preventivi, quando si verificano condizioni di caldo umido.
