Il ciclamino è una pianta colorata e allegra, ideale per esterni e balconi. I ciclamini a fioritura autunnale e invernale, come Cyclamen coum, C. hederifolium e C. purpurascens, sono resistenti e capaci di creare bellissimi effetti di sottobosco. Scopriamo la coltivazione dei ciclamini seguendo i consigli di Pedro Minto del vivaio Raziel, specializzato in bulbose.
La grazia della spontaneità
Originari di boschi umidi o di territori più asciutti del bacino del Mediterraneo fino al Medio Oriente e all’Iran, i ciclamini considerati in questo articolo esibiscono tutt’altro carattere rispetto ai numerosi ibridi di Cyclamen persicum, i cosiddetti “ciclamini dei fioristi”, che con grandi fiori in mille sfumature, nello stesso periodo colorano davanzali e balconi.
Come coltivare i ciclamini
Clima
Le specie e varietà di ciclamini a fioritura autunnale e invernale sono estremamente rustiche. Cyclamen graecum è più delicato, ma resiste comunque senza problemi fino a -5 °C.
Esposizione
Amano l’ombra e si coltivano al piede di arbusti o grandi alberi. Alcuni, come Cyclamen cilicium, C. graecum e C. mirabile, apprezzano anche la mezz’ombra.
Impianto dei ciclamini
Se acquistati in vaso, i ciclamini possono essere messi a dimora in ogni periodo dell’anno. I tuberi delle specie e varietà che fioriscono da settembre-ottobre a marzo si piantano invece a luglio (quelle più precoci) e a settembre (quelle in fiore fino al termine dell’inverno). Come si dice, è fondamentale che “sentano suonare le campane”: significa che devono avere poca terra sopra. Scavata una piccola buca, i tuberi devono essere posti a livello del terreno, con la parte concava verso l’alto. Interrarli più a fondo ne comprometterebbe la fioritura. Dal momento che si naturalizzano con estrema facilità, per creare un bell’effetto di sottobosco non vanno piantati in modo regolare ma sparpagliati e a una distanza minima di 15-20 cm l’uno dall’altro. Quindi si bagnano.

Riproduzione dei ciclamini
I ciclamini si riproducono da seme. Il peduncolo del fiore fecondato si allunga e si attorciglia formando una caratteristica molla elicoidale attorno a una piccola capsula, che si svolge poi verso terra, rilasciando i semi maturi. Così si disseminano con grande facilità. Volendo, si possono anche raccogliere le capsule e, dopo averle tenute in un luogo fresco e asciutto, a febbraio distribuire (senza coprirli) i semi in esse contenuti in semenzai, che si terranno riparati fino alla bella stagione, quando si porteranno all’aperto, all’ombra. In autunno si trapianteranno in un contenitore più ampio e l’anno successivo potranno essere posti in piena terra.
Cure colturali
Per favorire la naturalizzazione è fondamentale che dopo la fioritura non siano rimosse le parti secche. Inoltre, nel periodo in cui le piante dei ciclamini sono privi di foglie, la coltivazione deve prevedere una copertura di paglia e foglie.
Malattie e parassiti
Questi ciclamini sono in genere piante sane e poco bisognose di manutenzione. Solo un’eccessiva umidità e un’insufficiente ventilazione, quando piantati troppo vicini tra di loro o ad altre piante, possono favorire l’insorgere di muffe, che in genere si sviluppano con più facilità nelle coltivazioni in serra. In piena terra il pericolo è rappresentato da scoiattoli e piccoli roditori, che potrebbero cibarsene.

Coltivazione dei ciclamini in vaso
Come consiglia Pietro Minto dei vivai Raziel, i ciclamini possono essere coltivati in contenitore, con un buon terriccio leggero e drenante, eventualmente addizionato con un terzo di sabbia grossolana.
Irrigazioni
Da medie a scarse, in modo che il terreno (o il terriccio se in vaso) si mantenga fresco come nel sottobosco, ma non zuppo. Quando le foglie di ciclamino ingialliscono si sospendono le innaffiature.
Concimazioni
Ogni due-tre settimane, dall’inizio della fioritura al riposo vegetativo, si somministra un concime addizionato di microelementi e con un contenuto basso di azoto e alto di fosforo e potassio
