Come coltivare la Cattleya, un'orchidea affascinante

La Cattleya incanta con il suo fascino sottile e misterioso. È nota per i suoi grandi fiori dalle forme uniche e dai colori vibranti. Il suo profumo avvolgente rende ogni incontro con questa pianta un'esperienza memorabile. Scopri come coltivare la Cattleya in casa. La Cattleya è un'orchidea tropicale originaria dell'America centrale e meridionale, apprezzata dagli appassionati di botanica in Europa sin dal XIX secolo. Il botanico John Lindley le ha dato il nome in onore di William Cattley, un mercante londinese che per primo coltivò la Cattleya labiata. I fiori della Cattleya sono noti per la loro grandezza e varietà di colori, che includono bianco, rosa, viola e giallo. E gli ibridi, come le orchidee a fiori rossi derivati dalla Cattleya coccinea e quelle arancioni della Guarianthe aurantiaca (o Cattleya aurantiaca) e particolarmente rari, contribuiscono alla popolarità di questa orchidea. Cattleya bicolor - Foto Pixabay Come coltivare la Cattleya Esposizione Le Cattleya richiedono molta luce per essere coltivate. In casa la loro collocazione ideale è presso una finestra rivolta a est o a sud. Se non si è in grado di assicurare loro una buona illuminazione, si può eventualmente ricorrere a una lampada da coltivazione, tenendola accesa per una decina di ore, dalla mattina alla sera. All’esterno, nella bella stagione, possono essere posizionate a mezz’ombra e progressivamente anche al sole diretto. Cattleya Chocolate Drop gx - Foto Pixabay Temperatura Quella ideale per queste orchidee delicate è compresa tra minime notturne non inferiori a 13–14 °C e massime diurne non superiori a 28–30 °C. In estate l’attività vegetativa si ferma con temperature superiori a 35 °C. In primavera possono essere portate fuori, per essere poi ricoverate quando le minime notturne tornano a scendere. Substrato Si utilizza una miscela composta da 80 per cento di bark medio (12–18 mm) e 20 per cento di pomice, anch’essa di media granulometria. Vaso ideale per coltivare la Cattleya Il contenitore più indicato per l'orchidea è simile a una ciotola, quindi più largo che alto (per esempio di 16 cm di diametro e 10cm di altezza), e in genere di colore nero o marrone. Si può utilizzare anche un vaso in terracotta, tenendo conto, però, che in questo caso le radici potrebbero aderire alla sua superficie interna ed esercitare una eccessiva resistenza al momento dell’estrazione della pianta per il rinvaso. Le Cattleya di dimensioni più contenute possono essere coltivate anche in cestello o in vasi forati, e le più piccole, come C. schilleriana, C. aclandiae e C. walkeriana, preferibilmente su zattera. In tal caso si utilizza un supporto in legno scuro o sughero, senza prevedere sfagno o un altro substrato. Laelia anceps - Foto Getty Cattleya forbesii - Foto IPA Irrigazioni Queste piante tropicali necessitano di bagnature frequenti abbondanti da febbraio–marzo, quando iniziano a spuntare i nuovi pseudobulbi, fino a settembre, quando questi giungono a maturazione: si effettuano solo quando il substrato è ben asciutto e in inverno si diradano. Se l’orchidea è in cestello o su zattera le irrigazioni devono essere più frequenti. Concimazioni Per le Cattleya, durante la stagione di crescita, ogni tre bagnature si somministra un concime bilanciato (NPK 20–20–20) nella dose di un grammo per litro di acqua. In inverno la dose si riduce a mezzo grammo per litro di acqua ogni 4 settimane. Brassolaeliocattleya sp. - Foto Pixabay Cattleya amethystoglossa - Foto Pixabay Cattleya trianae - Foto Pixabay Cattleya gaskelliana - Foto Pixabay Rinvaso Quando necessaria, in genere ogni tre anni, questa operazione va eseguita a gennaio- febbraio, in modo che i nuovi pseudobulbi della Cattleya possano formarsi e radicare nel substrato definitivo. Svasata la pianta, la si libera bene dal vecchio substrato e con un coltellino o una cesoia affilati e ben disinfettati si recidono le radici secche e marce e si eliminano gli pseudobulbi più vecchi, privi di foglie e gemme basali. Si disinfettano quindi le ferite con cannella in polvere e per rinvasare si attende il giorno successivo. Si utilizzerà un vaso più largo che alto e il substrato già suggerito. È fondamentale che il rizoma da cui partono i pseudobulbi resti in superficie e non sia interrato nel bark. Si irriga il giorno successivo. Moltiplicazione della Cattleya Se in occasione del rinvaso si vuole moltiplicare la pianta, dopo avere effettuato la pulizia come illustrato, sempre con un coltellino o una forbice da giardinaggio ben disinfettati si recide una porzione dotata di almeno tre pseudobulbi con radici ben sviluppate. Quindi la si pone nel nuovo vaso con il substrato adatto, attendendo il giorno successivo prima di bagnare.