Bignonia: guida alla coltivazione delle Bignoniaceae

Le Bignoniaceae, amanti del caldo e veloci nella crescita, sono piante rampicanti capaci con le loro fioriture sgargianti di rallegrare pergolati, muri e portici. La Bignoniaceae sono piante fiorite ideali per pergolati, muri e giardini soleggiati: scopri come coltivarle, Comprendono circa trenta generi distinti, fra cui Campsis, ognuno con caratteristiche uniche ma affini tra loro. Queste piante rampicanti presentano una varietà di adattamenti: alcune sono più rustiche, mentre altre mostrano una maggiore sensibilità al freddo. Tra le Bignoniaceae troviamo sia specie sempreverdi che decidue. I loro fiori, caratterizzati da una forma a trombetta, variano per colore e grandezza a seconda del genere e si raggruppano in infiorescenze terminali. È importante notare che, sebbene il termine "bignonia" venga comunemente utilizzato per riferirsi a tutte le Bignoniaceae, secondo la Royal Horticultural Society, il vero genere bignonia è rappresentato esclusivamente dalla Bignonia capreolata. Campsis radicans - Foto di Ferruccio Carassale Come coltivare le Bignoniaceae Esposizione Le bignoniacee richiedono tutte il pieno sole o la mezz’ombra luminosa. In posizioni troppo ombreggiate, infatti, la fioritura è ridotta e non apprezzabile. Clima Presentano una diversa rusticità in base al genere. Le Campsis per esempio resistono anche fino a -15 °C; La Bignonia capreolata, per quanto discretamente rustica, non sopporta a lungo temperature molto al di sotto di 0 °C. Ancora meno rustiche, sebbene in grado di tollerare brevi gelate, sono Pandorea jasminoides e Podranea ricasoliana, più adatte a zone mediterranee. È sempre buona norma, in ogni caso, prepararle per l’inverno prevedendo una buona pacciamatura per proteggerne l’apparato radicale. Pyrostegia venusta e Tecoma sono tra le più delicate: richiedono temperature non inferiori a 7 °C. Terreno Tutte le bignoniacee sono piante frugali, si accontentano anche di terreni poveri. Se, però, il suolo è fertile e non calcareo hanno uno sviluppo più rigoglioso. In ogni caso, è fondamentale che sia ben drenato. Bignonia capreolata - Foto di Ferruccio Carassale Saritaea magnifica, ex Bignonia magnifica - Foto di Ferruccio Carassale Campsis tagliabuana 'Gold Trumpet' - Foto di Ferruccio Carassale Tecomaria capensis 'Orange Glow' - Foto di Ferruccio Carassale Campsis grandiflora - Foto di Ferruccio Carassale Campsis radicans 'Flava'- Foto di Ferruccio Carassale Messa a dimora Si procede all’inizio della primavera, scavando una buca leggermente sovradimensionata rispetto al vaso e a una distanza di circa 20-30 cm dal muro o dal supporto sul quale la bignonia si arrampicherà. Volendo, alla terra di riporto si aggiunge qualche manciata di terriccio universale arricchito con concime a lento rilascio. Si liberano quindi le diverse ramificazioni e le si accompagna sulla superficie del supporto. Si dispongono a ventaglio se si tratta di un muro, sul quale fissare un traliccio o dei fili ai quali i sarmenti saranno agganciati con dei legacci per facilitare la crescita della pianta. È importante che questi restino piuttosto morbidi, così da evitare il rischio di strozzature durante la crescita del rampicante, sempre piuttosto vigorosa. Moltiplicazione Si possono ottenere nuove piante di Bignonaceae attraverso la talea semilegnosa in estate. O per seme, raccolti a fine autunno, quando i baccelli che li contengono iniziano ad aprirsi. I semi vanno messi in un vaso riempito con terriccio per semine, da tenere riparato per tutto l’inverno in serra fredda. Oppure si può seminare in primavera: in questo caso i semi, ben puliti, possono essere conservati in un luogo asciutto dentro un sacchetto di carta. Altre operazioni colturali Se non si è interessati a tenere i semi, si possono raccogliere i baccelli appena dopo la loro formazione, in modo che non tolgano energia alla pianta. Malattie e parassiti Le Bignonaceae in generale sono piante robuste, senza problemi particolari. Campsis radicans 'Flamenco' - Foto di Ferruccio Carassale

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Come coltivare le Bignoniaceae

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