Aspidistra: come coltivare la "pianta di ferro"

Le Aspidistre, longeve e robuste, sono piante perenni rizomatose tradizionalmente coltivate in vaso. Perfette per gli angoli più ombrosi del giardino, aggiungono un tocco di verde anche nelle zone meno illuminate. Scopriamo come curarle. Aspidistra - Foto Adobe Stock Come si coltiva l'Aspidistra Quando piantarla Aspidistra elatior va messa a dimora in tarda primavera, in buche appena più grandi del vaso di coltivazione. È consigliabile scegliere posizioni riparate dal vento e dal freddo intenso per garantire una crescita ottimale. Irrigazione Le piante temono l’eccesso d’acqua più che la siccità. Un’innaffiatura ogni 7-10 giorni, a seconda del clima e dell’esposizione, è sufficiente. È importante fare attenzione al periodo di produzione delle nuove foglie, che varia dalla primavera all’estate, a seconda della specie. L’acqua deve essere ben drenata per evitare ristagni. Concimazione Al momento dell’impianto, è utile aggiungere concime organico vegetale o humus di lombrico. Un ulteriore apporto prima dell’emissione delle nuove foglie favorisce una crescita sana. Moltiplicazione Aspidistra elatior si moltiplica tramite divisione dei cespi in tarda primavera, quando la pianta si è risvegliata. È sconsigliata la semina, poiché le radici dormienti dei rizomi potrebbero marcire per l’umidità. Cure colturali Le aspidistre richiedono una manutenzione minima, che consiste principalmente nella rimozione delle foglie rovinate. Sebbene resistano alle avversità, in ambienti troppo secchi possono essere attaccate dalla cocciniglia. In questi casi, una leggera irrorazione a pioggia delle foglie può risolvere il problema. L’oziorrinco può danneggiarle, ma generalmente non sono il suo principale obiettivo. Aspidistra elatior - Foto Adobe Stock Esigenze dell'Aspidistra Clima L'Aspidistra tollera temperature fino a 25-30°C e, sebbene le minime ottimali siano intorno ai 10°C, possono resistere a temperature fino a -10°C, a patto che il terreno sia asciutto, ben drenato e protetto dalla brina. Alcune varietà necessitano di temperature invernali specifiche per mantenere la sfumatura bianca delle foglie. Esposizione Queste piante preferiscono l'ombra, che può variare da luminosa a scura. L'esposizione diretta ai raggi solari danneggia le foglie, quindi è meglio evitarla. Terreno Il terreno ideale per le aspidistre deve essere ben drenato, soffice e con un pH che va dal neutro al leggermente acido. Aggiungere pomice può migliorare ulteriormente il drenaggio e la struttura del suolo. Aspidistra elatior 'Variegata' - Foto IPA Specie e varietà di Aspidistra Aspidistra elatior: la specie più comune. Forma un cespo di foglie sempreverdi scure, lucide ed erette lunghe circa un metro. I fiori aderiscono al terreno. A. elatior ‘Asahi’: storica varietà giapponese (il nome significa “sole del mattino”), in gioventù ha foglie verdi che con il tempo sfumano di bianco all’apice e il contrasto è particolarmente forte in inverno. A. elatior ‘Snow Cap’: selezione giapponese simile alla precedente, ma con variegature bianche più larghe e stabili tutto l’anno. Un po’ meno resistente al freddo rispetto alla specie. A. elatior ‘Goldfeather’: ha foglie con vistose variegature verde lime; buona resistenza alle temperature invernali. A. daibuensis ‘Totally Dotty’: selezionata da un esemplare raccolto dal vivaio Crûg Farm nel 1996 a Taiwan, ha un’altezza un po’ più contenuta e foglie luminose, intensamente puntinate di un giallo chiarissimo. A. ebianensis ‘Flowing Fountains’: ha foglie verdi poco o mediamente puntinate e leggermente più strette, che ricadono conferendo al cespo una tipica forma a fontana. A. linearifolia: foglie verdi con una striatura più chiara al centro e strettissime. A. pulchella ‘Stretch Marks’: ottenuta nel 2007, ha foglie meno allungate e più larghe, leggermente puntinate, che tendono a piegarsi a partire dal picciolo. È meno resistente al freddo.

Fiori, piante, orti e giardini

Aspidistra: come si coltiva

Come si coltiva l’Aspidistra

Quando piantarla

Irrigazione