Stai per partire per le vacanze estive e non sai come mantenere in vita le tue piante in casa o sul balcone? Con questi accorgimenti potrai goderti le tue ferie senza trovare brutte sorprese al ritorno. Scopri i 7 segreti per innaffiare le piante prima delle vacanze, dando loro la giusta dose di acqua.
1. Prepara le piante prima di partire
Il primo segreto per il successo è prendersi cura delle piante con maggiore attenzione nelle settimane precedenti il viaggio. Le piante devono essere in perfetta salute al momento della partenza per resistere meglio allo stress della tua assenza.
Sospendi le concimazioni
Un errore comune è continuare a concimare prima di partire. Con il caldo estivo, i fertilizzanti potrebbero bruciare le radici e indebolire ulteriormente le piante. Interrompi qualsiasi concimazione almeno una settimana prima della partenza.
2. Usa la pacciamatura
Distribuisci uno strato di pacciamatura alto 5 cm sulla superficie del terreno. Per le piante tropicali in casa o le piante in terrazzo puoi utilizzare corteccia di conifere, che oltre a ridurre l’evaporazione fino al 70 per cento, si decompone lentamente rilasciando acidi umici e piccole quantità di azoto e fosforo. Attenzione! Per le piante grasse e le succulente meglio una pacciamatura in lapillo o ghiaietto fine.

3. Crea un microclima umido
Sposta tutti i vasi e posizionali uno vicino all’altro in un ambiente ombroso e ventilato, non troppo caldo. La vasca da bagno va benissimo! Questo semplice accorgimento crea un microclima umido e fresco, rallentando la perdita di acqua dalle foglie.
4. Conosci la tua pianta
Per piante come hosta e ortensie, che preferiscono terreni sempre umidi, è indispensabile partire per le vacanze con i loro sottovasi pieni d’acqua. Normalmente i sottovasi pieni d’acqua non sono consigliabili perché possono causare marciumi radicali, ma durante le vacanze rappresentano un compromesso accettabile per garantire l’umidità necessaria. Al vostro ritorno e per il resto dell’anno, sarà importante svuotare sempre i sottovasi o toglierli del tutto.
Per cactus e piante grasse la situazione è completamente diversa. Queste piante hanno bisogno di meno acqua grazie alla loro capacità di accumularla nei tessuti carnosi. Una generosa innaffiatura prima della partenza è spesso sufficiente per periodi di assenza fino a due settimane. Le piante succulente sono naturalmente adattate a sopportare periodi di siccità e tollerano meglio la mancanza d’acqua rispetto all’eccesso, che potrebbe causare marciumi.
5. Considera il materiale del vaso
- Vasi di plastica: la plastica è un materiale impermeabile e la perdita d’acqua per evaporazione è limitata alle sole superfici esposte del substrato. Questi vasi trattengono l’umidità più a lungo.
- Vasi di terracotta: la terracotta presenta una struttura porosa con pori di dimensioni variabili (0,1-10 μm) che permettono il passaggio dell’acqua per capillarità. Per questo il terreno in questi contenitori si asciuga più velocemente.
- Fioriere grandi (60-80 cm): un contenitore grande ha una superficie terriccio esposta all’aria da cui l’acqua evapora minore rispetto al volume di substrato contenuto al suo interno. L‘umidità nel substrato profondo mantiene zone di riserva idrica meno soggette all’evaporazione diretta. La perdita di umidità è ridotta rispetto a un vaso di piccole dimensioni.
6. Usa i coni d’argilla
I coni d’argilla rappresentano una soluzione semplice per mantenere le piante idratate per una o due settimane. Agiscono per capillarità e si possono acquistare nei garden center o nei negozi di bricolage. Ne esistono da avvitare ai colli di bottiglia o da collegare, tramite tubicini, a una bacinella da dove, per capillarità, assorbiranno l’acqua.
Come si usano
- Lascia i coni in ammollo in acqua per almeno 2-3 ore prima dell’uso. L’argilla deve essere completamente bagnata per funzionare.
- Se stai riutilizzando i tubicini dell’anno prima, lasciali immersi in una soluzione di acqua e aceto bianco (proporzione 3:1) per 24-48 ore. Questo elimina i depositi di calcare che potrebbero ostruire il flusso dell’acqua. Dopo il trattamento, sciacqua abbondantemente.
- Se usi le bottiglie, scegli quelle di plastica da 1,5-2 litri. Riempi la bottiglia con acqua a temperatura ambiente, lasciando circa 2-3 cm di spazio vuoto nella parte superiore. Avvita il cono d’argilla all’imboccatura della bottiglia, capovolgila e inserisci il cono nel terreno del vaso a circa 5-7 cm di profondità. Con la punta di una forbice, fai tre o quattro buchi sul fondo della bottiglia. Utilizza un cono per ogni vaso di diametro 15-20 cm. Per vasi più grandi, installa 2-3 coni distribuiti uniformemente. Una bottiglia da 1,5 litri garantisce 7-10 giorni di irrigazione per una pianta di medie dimensioni.
- Se usi i tubicini collegati alla bacinella, utilizza una bacinella o un secchio con capacità minima di 5 litri per bagnare 2-3 piante per una settimana. Contenitori più grandi (10-15 litri) permettono autonomie maggiori e sono ideali per più piante. Riempi il contenitore con acqua e posizionano vicino alle piante e all’ombra per ridurre l’evaporazione dell’acqua. Fissa i tubicini al bordo della bacinella con delle mollette, mantenendo l’estremità sempre a contatto con il fondo. Inserisci i coni d’argilla nei vasi con la punta rivolta verso il centro. Copri la bacinella con un coperchio o un telo per ridurre l’evaporazione dell’acqua.


7. Scopri i granuli di idrogel
Una soluzione attuale al problema delle bagnature, frutto della ricerca scientifica, è quella di mescolare al terriccio granuli di idrogel eco-compatibili. Sono piccoli cristalli a base di potassio, sostanza presente nei più comuni fertilizzanti, che assorbono fino a 300 volte il loro peso in acqua: con l’innaffiatura si gonfiano d’acqua e la rilasciano piano piano alle radici mantenendo il terreno umido per circa 20 giorni. I prodotti più recenti si dissolvono da soli in cinque o sei anni.
Come si usano
Per utilizzare correttamente i granuli idrogel nei vasi, calcola la quantità necessaria in base alle dimensioni del contenitore. La dose di riferimento, indicata sulla confenzione, è compresa tra i 1,5 e i 3 grammi di idrogel per litro di substrato. Prima dell’applicazione, innaffia abbondantemente il terreno. Incorpora i granuli nel terreno a una profondità di 10-20 cm, mescolandoli uniformemente.
E ovviamente… installa un sistema di irrigazione!
Se prevedi di stare via per più di due settimane, considera l’installazione di un sistema di irrigazione automatico per il tuo balcone. I sistemi automatici permettono una programmazione precisa dei tempi di irrigazione e offrono la possibilità di controllo remoto tramite app per smartphone, permettendoti di monitorare e regolare l’irrigazione anche a distanza.
Scegli la soluzione più adatta alle tue esigenze, al tipo di piante che possiedi e alla durata della tua assenza. E se dopo tutti i nostri consigli ti senti ancora spaventato prima delle vacanze, scopri i segreti delle piante da interno con i nostri 10 migliori libri per l’indoor gardening. Buone vacanze a te e alle tue piante!
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