Cavolo cinese (Pak Choi o Bok Choy): come coltivarlo

Il cavolo cinese, conosciuto anche come Pak Choi o Bok Choy, è un ortaggio sano e facile da coltivare, ideale per arricchire l’orto e la cucina con gusto e semplicità. Negli ultimi anni, tra le tante verdure che arricchiscono gli orti domestici e professionali, il cavolo cinese si sta ritagliando uno spazio sempre più ampio. Questo ortaggio dalle origini antichissime è un protagonista indiscusso della cucina asiatica, dove viene apprezzato per il suo gusto delicato, la consistenza croccante e la straordinaria versatilità in cucina. Un tempo considerato una curiosità esotica, oggi il cavolo cinese conquista anche i palati e gli orti italiani, grazie alla sua capacità di adattarsi facilmente ai nostri climi e alla semplicità della sua coltivazione. Si tratta infatti di una pianta a ciclo breve, vigorosa e poco esigente, che ben si presta a chi vuole ottenere raccolti rapidi e abbondanti senza grandi difficoltà. Che siate appassionati orticoltori, principianti o semplici curiosi alla ricerca di nuovi sapori da portare nell'orto e in tavola, il cavolo cinese rappresenta una scelta vincente, unendo soddisfazione in campo e piacere a tavola. Raccolto di cavolo cinese - Foto Getty Come coltivare il cavolo cinese Clima Ortaggio adattabile, il Bok Choy teme il clima caldo e secco, ma per la brevità del ciclo colturale e la resistenza al freddo può essere coltivato quasi ovunque nel nostro Paese. Terreno A tessitura media, con pH neutro o leggermente alcalino. Sconsigliati i terreni molto compatti e quelli sabbiosi. Esigenze nutritive Il cavolo cinese chiede una buona dotazione di sostanza organica ben decomposta. Esemplari di Bok Choy - Foto Getty Esigenze idriche I migliori risultati si ottengono con bagnature regolari e localizzate al piede, così da mantenere l’area esplorata dalle radici sempre fresca Varietà Le varietà di pak choi si distinguono per colore (verdi, bianche, rosse), per precocità e forma del cespo. Epoca di semina Ortaggio a ciclo breve, molto versatile, può essere coltivato dalla primavera in avanti secondo le condizioni climatiche del luogo di coltivazione. Nelle zone più calde quest’ultima può avere inizio da febbraio. Giovane piantina di cavolo cinese - Foto Getty Modalità di semina La semina in piena terra è sconsigliata perché le pianticelle, essendo il seme molto piccolo e quindi difficile da gestire, si presenterebbero troppo ravvicinate. In semenzaio si semina a spaglio, dopo aver diluito il seme per migliorare l’uniformità, in terriccio soffice e organico, in grado di garantire un buon drenaggio. Trapianto Si procede all’operazione quando le piantine hanno da quattro a sei foglie e in genere sono alte circa 10 cm. Ritardare per ottenere pianticelle più grandi è un errore perché la ripresa sarà più lenta. Si coltivano a file mantenendo una distanza di 40 cm tra le file e di 30 cm sulla fila. Sfalsando le file, la distanza tra l’una e l’altra può essere ridotta a 30 cm. Infine, chi desidera consumare il cavolo cinese molto giovane può ridurre la distanza tra le file e sulla fila a 20 cm. Cure colturali L’operazione più impegnativa è la lotta alle malerbe che può essere effettuata con regolari sarchiature o predisponendo una buona pacciamatura, con paglia o telo nero. Irrigazioni Vanno effettuate sempre al piede, evitando di bagnare l’ortaggio, sensibile alle crittogame, favorite da umidità stagnante ed eccessiva densità. A fronte di piogge prolungate e condizioni avverse, è consigliabile irrorare le piante con macerato di equiseto, dall’azione rinvigorente. Esemplare adulto di cavolo cinese - Foto Getty Consociazioni Pomodori, barbabietole, piselli, fagioli, insalate e lattughe sono gli ortaggi da coltivare assieme al cavolo cinese. Avversità Le altiche sono piccoli coleotteri con elitre lucide di colore scuro, conosciute come pulci di terra perché saltano quando ci si avvicina alle piante sulle quali si trovano. Rodono le foglie provocando piccoli fori. Forti attacchi possono arrivare a bloccare lo sviluppo della pianta. Per controllarle si può impiegare olio di neem, distribuendolo nelle ore serali. Proprietà nutritive Il cavolo cinese, ortaggio poco calorico, è ricco di acqua e ha una buona dotazione di fibre. Cento grammi consumati crudi coprono il 50 per cento del fabbisogno di vitamina C di un uomo adulto, oltre il 40 di vitamina K, il 30 di vitamina A e il 25 di carotene. Conservazione Una volta raccolto, il cavolo cinese può essere conservato in frigorifero in un contenitore aerato perché non si crei condensa e quella eventualmente formatasi possa essere allontanata a ogni verifica. ‘Pak-Choi Rosso’ - Foto Pixabay Un consiglio: lo raccolgo foglia a foglia Come nel caso di tutti gli ortaggi da foglia ritardare i tempi di raccolta è un errore perché aumentano fibrosità, durezza e nota amara. Meglio raccogliere il cavolo cinese foglia a foglia così da avere sempre materiale fresco. In alternativa si può scalzare l’intero cespo, eliminare le radici, usare le foglie esterne più dure per la cucina, quelle interne per il consumo fresco, conservando in freezer l’eventuale parte eccedente, lavata, mondata, asciugata molto bene e tagliata. Le varietà ‘Joi Choi’: varietà che ricorda una bietola da coste, ha foglie con lamina scura e costolatura bianca e lucente. Si raccoglie intero quando pesa tra 250 e 500 g. ‘Green Fortune’: varietà precoce con costa verde, di medie dimensioni, sapore dolce, scarsa fibrosità e buona conservabilità. ‘Mei Quing Choi’: varietà che si presta particolarmente alla coltivazione fitta per essere consumata giovane. Le foglie sono verde brillante con costolatura chiara. ‘Pak-Choi Rosso’: varietà usata anche come ornamentale per il colore scarlatto delle foglie, con costolatura chiara poco pronunciata, in piacevole contrasto con piante a foglia grigio-argentea. ‘Yang Quing Choi’: varietà a crescita rapida, ha portamento assurgente e foglie di colore verde medio con costolature chiare. Si raccoglie tra 70 e 250 g di peso. ‘Shun Li Choi’: varietà di dimensioni ridotte e portamento compatto, adatta a essere seminata direttamente a spaglio e cresciuta fitta perché viene consumata giovanissima. ‘La Rondine’: produce cespi grandi, da raccogliere a 1 kg di peso. Si riconosce per i piccioli bianchi, carnosi e succosi, molto sviluppati, che rappresentano oltre la metà della massa. ‘Vesnyanka’: varietà di origine russa, con buona resistenza al freddo, adatta alla coltivazione in tunnel o in cassone. Precocissima, è adatta per raccolte anticipate in primavera e per prolungare quelle autunnali. Pak Choi - Foto IPA

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