La natura selvaggia e le piante alimurgiche sono protagoniste della 15a edizione di Orticolario, che si tiene dal 2 al 5 ottobre nel parco di Villa Erba
Nella dimora ottocentesca sul Lago di Como che fu residenza estiva d’infanzia del regista Luchino Visconti prende forma una visione primordiale e incontaminata del giardino. Dal 2 al 5 ottobre il parco storico di Villa Erba, a Cernobbio (Como), ospita la 15ª edizione di Orticolario, manifestazione che invita a riflettere sul verde e sul suo ruolo culturale ed ecologico. Dopo “Nel senso dell’acqua” (2023) e “Terrae” (2024), quest’anno il tema è “L’Eden”, inteso come natura selvaggia e ricca di biodiversità, messa a confronto con la tradizionale impostazione dei nostri giardini. Tema svolto dai sette progetti finalisti del Concorso Internazionale Spazi Creativi e approfondito nel ricco programma di incontri e corsi. Partecipano all’evento oltre 250 espositori che presentano una selezione di piante, alcune rare, e di artigianato artistico.
Selvatico e commestibile
A rappresentare l’antico legame tra uomo e natura sono le piante alimurgiche, specie spontanee e commestibili che hanno accompagnato l’alimentazione umana fin dalle prime civiltà nomadi. Orticolario valorizza i saperi tradizionali legati alla raccolta e all’uso delle erbe selvatiche con l’allestimento Una passeggiata nel bosco, a cura dell’architetto paesaggista Laura Storero, di Marco Gramaglia del vivaio Fratelli Gramaglia di Collegno (Torino) e di Davide Bacci dell’omonima azienda agricola di Albenga (Savona).
L’ospite d’onore e altri chef
Ospite d’onore è Antonia Klugmann, chef patronne del ristorante stellato L’Argine a Vencò a Dolegna del Collio (Gorizia). La sua cucina è caratterizzata dall’ampio utilizzo di erbe spontanee, che Antonia coltiva nel suo orto personale (raccontato nello speciale Orti & Cucina di Gardenia, febbraio 2018, n. 406).
Sarà ospite dello stand di Gardenia Eleonora Matarrese, ricercatrice di fitoalimurgia ed etnobotanica, collaboratrice di Slow Food per il foraging, nota su Instagram come @lacuocaselvatica.

Sette giardini effimeri

«Uno spazio creativo nasce per celebrare un rinnovato rapporto tra uomo e natura», spiega Moritz Mantero, presidente di Orticolario. «Non è solo un giardino, è un luogo in cui accade qualcosa. Uno spazio creativo comunica, spesso insegna e talvolta stupisce. Indaga un concetto e ne restituisce un’interpretazione inconsueta».
I progetti realizzati
Con questa logica sono stati scelti i sette progetti: Il giardino ritrovato; Uno scrigno di natura rigenerante, progettato da Flavio Miretti con Brigitta Balestri e Matilde Tonelli per il vivaio Miretti Giardini;
Evanescenze, di Elena Ziliotti e Davide Passera, di Davide Garden, per Coplant Vivai Piante;
Viaggio primordiale, di Andrea Volonterio di Oasi Studio e Davide Simoncini;
Hortus/ Silva di Davide Boschetti per Amorfini Garden;
Improbabile peana del giardino moderno di Rafael Tassera per Ossola Giardini;
Ecospirituale di Daniela Giraudo del vivaio Il giardino dei giunchi.

Nello spazio di Italiana Terricci prende forma Il giardino ritrovato, progetto creativo firmato dall’architetto Marco Fraschini, direttore tecnico di Urges Architettura, con le collaboratrici Marta Viganò ed Elisa Costa. L’idea è quella di evocare il giardino dell’Eden descritto nelle Sacre Scritture e riportare i visitatori nel primo giardino del mondo: un luogo idilliaco, dove il sole sembra non tramontare mai e la natura regna sovrana.
L’allestimento del padiglione centrale
Il padiglione centrale del centro congressi di Villa Erba accoglie Dzonot, installazione firmata da Jonathan Arnaboldi, architetto del paesaggio, e Matteo Pellicanò, agronomo e paesaggista.
L’allestimento si ispira ai cenotes, suggestive cavità naturali ricolme di acqua dolce che caratterizzano il paesaggio messicano. Le piante di questo ambiente primordiale sono fornite dal vivaio siciliano Piante Faro e dall’Azienda Agricola D’Aleo, che porta una selezione di passiflore da frutto. Dal vivaio Central Park di Mario Mariani (Galliate, Novara) giunge un ricco assortimento che spazia dalle palme (Syagrus, Phoenix roebelenii, Livistona decora e L. chinensis). A piante tropicali ornamentali come Musa acuminata del gruppo Cavendish, Colocasia, Canna indica, Cordyline e Aspidistra. Nell’atrio di Villa Erba è Mantero Seta a realizzare l’installazione E quindi uscimmo a riveder le stelle, che combina tessuti e arredi di design.
Incontri e assaggi allo stand Gardenia: il programma
Gardenia quest’anno si sposta all’esterno, nel parco davanti alla villa: sotto la tenda di Guido Toschi si terranno incontri e assaggi. Promosso da Gardenia anche il workshop fotografico Sguardi sull’Eden, condotto da Matteo Carassale sabato 4 ottobre. I partecipanti possono esplorare gli spazi dell’evento, allenando lo sguardo alla contemplazione prima ancora dello scatto fotografico.
Per tutti gli altri appuntamenti consultare il programma sul sito di Orticolario.

Venerdì 3 ottobre
- Ore 10, Talk a cura del vivaio Oscar Tintori
Alberto Tintori presenta il nuovo libro Il viaggio degli agrumi in Italia. Percorsi e curiosità di cultivar regionali (Olschki). - Ore 11.30, Dalla terra alla tavola
L’importanza del substrato nel coltivare quello che mettiamo nel piatto. Intervengono Michele Ripamonti, agronomo di Italiana Terricci, Eleonora Matarrese, ricercatrice di fitoalimurgia ed etnobotanica, e Andrea Giaccardi dell’azienda agricola L’Orto del Pian del Bosco. Modera Emanuela Rosa-Clot, direttore di Gardenia. - Ore 12.30, Cucinare le infestanti dell’orto
Alcune delle “erbacce” che soffocano gli ortaggi possono essere utilizzate in cucina con tecniche di cottura alternative ed ecologiche. Conversazione con lo chef Tommaso Fara e Mina Novello, chef e giornalista.
Presentazione di una fonduta con l’acetosa e cottura con forno, barbecue e pentola a pressione a energia solare. Tommaso Fara racconterà i suoi libri Il cucchiaino caramellato (DeAgostini), La cucina a impatto quasi zero e Diversamente cotto (Gribaudo). - Ore 14.30, Merenda con le piante dei prati
Mariangela Susigan, chef del ristorante stellato Gardenia di Caluso (Torino), insieme a Lucia Papponi, esperta in piante alimurgiche, propone una merenda a base di erbe spontanee, con assaggi di tisane e finger food. Lucia Papponi parla del suo libro La cucina verde (Fabbri Edizioni), con ricette a base di ortaggi di stagione. - Ore 15.30, L’economia circolare nell’orto
Come coltivare senza sprechi. Con Andrea Giaccardi. Presentazione dei prodotti trasformati del suo orto biologico.
Sabato 4 ottobre
- Ore 11.30, Spontanee ed esotiche: la convivenza felice è possibile
Luca Recchiuti, curatore del giardino botanico della Fondazione Nicola Del Roscio di Gaeta, racconta come essenze diverse riescano a condividere lo spazio aiutandosi l’una con l’altra. - Ore 12.30, Pelargoni profumati: dalla coltivazione all’uso in cucina
Gabriele Cantaluppi, titolare del vivaio Gea di Bolzano, descrive alcune delle specie più aromatiche e racconta come utilizzare foglie e fiori nel piatto. - Ore 14.30, Raccogliamo i semi delle erbe spontanee
Ottobre è il mese ideale per raccoglierli e preparare ricette semplici e gustose. La ricercatrice di fitoalimurgia ed etnobotanica Eleonora Matarrese descrive alcuni semi appena raccolti e propone un assaggio di “chips” a base di semi selvatici preparate senza uso di elettrodomestici. - Ore 15.30, La cipolla di Brunate
Caratteristiche, sapori e storia dell’antica varietà tipica della zona di Brunate (Como), recentemente riscoperta e inserita da Slow Food tra i prodotti dell’Arca del Gusto, tutelata dall’Associazione Cipolla di Brunate.