Gli ellebori sono tra le poche piante capaci di fiorire in giardino anche in pieno inverno, portando colore e vitalità nei mesi più freddi. Negli ultimi anni, grazie all’ibridazione, sono nate varietà di elleboro sempre più scenografiche: fiori eretti, sepali intensamente colorati, foglie variegate o finemente incise. Tutte accomunate da una caratteristica fondamentale: la facilità di coltivazione. Molti ibridi sono nati in Italia, scopriamo i nuovi ellebori per il giardino d’inverno.
Ibridi di elleboro: la ricerca di nuove varietà
Per oltre dieci anni, Davey Rodney, vivaista inglese nel Devon, ha selezionato e incrociato ellebori alla ricerca di nuove varietà di elleboro con fiori grandi e colorati, circondati da foglie variegate e decorative. L’ibridazione degli ellebori non è semplice: molte varietà fioriscono solo dopo anni dalla semina e alcune sono sterili, producendo pochi semi o semi non vitali.
Dopo numerosi tentativi, Rodney ha ottenuto una varietà di elleboro con fiori larghi 10-12 cm, di un intenso rosso porpora, e foglie elegantemente variegate. Grazie alla micropropagazione, il gruppo di ibridi chiamato Rodney Davey Marbled Group è stato introdotto sul mercato nel 2010, riscuotendo grande successo anche in Italia, come racconta Claudio Furlanis del vivaio Althea.
Varietà di elleboro a fiore rosso: ‘Anna’s Red’ e altri ibridi
Helleborus ‘Anna’s Red’ è stato il primo ibrido ad avere soddisfatto tutti i requisiti di Rodney: alto circa 40 centimetri, sviluppa foglie color bronzo alla nascita, poi marmorizzate con nervature rosa carico che gradualmente virano verso il crema (caratteristica che condivide con tutti gli ibridi dal fiore rosso scuro, come ‘Sally’s Shell’, ‘Charmer’ e ‘Penny’s Pink’), sostenute da piccioli porpora; i fiori, anch’essi portati da steli rosso-violaceo, sono numerosi e si susseguono dall’inizio dell’inverno a metà primavera, mostrando sepali porpora intenso e un ciuffo di vistosi stami crema al centro.

Altri ibridi si distinguono per avere sepali rosa finemente puntinati di porpora scuro. È il caso, per esempio, di ‘Charmer’, con foglie verde intenso poco variegate. O della incantevole ‘Pippa’s Purple’, i cui sepali, con sfondo verde acido, formano una corolla piatta che emerge dal fogliame macchiato d’argento. Alti entrambi una trentina di centimetri, sono adatti a essere coltivati in vaso. ‘Glenda’s Gloss’, alto sino a 50 centimetri, è perfetto per creare piacevoli masse in giardino, grazie al contrasto tra le foglie scure dalla variegatura marcata e i fiori con sepali rosa chiaro, le cui punte sembrano intinte in inchiostro porpora.

Gli ibridi del vivaio Althea
Nuovi ellebori per il giardino d’inverno nascono anche in Italia, dove Claudio Furlanis si sta dedicando con passione all’ibridazione: «Alcuni clienti non apprezzano le dimensioni eccessive del fogliame degli ellebori, perciò ho cercato di incrociare Helleborus multifidus hercegovinus, sottospecie con fiori piccoli verde pallido, ma foglie suddivise in numerosissimi segmenti lunghi e sottili, con differenti ellebori ibridi dai fiori vivacemente colorati».

– Foto di Ferruccio Carassale
Le nuove creazioni italiane: foglie leggere e fiori delicati
Gli ibridi creati da Claudio Furlanis sviluppano una massa di foglie leggere e finemente incise, alte una quarantina di centimetri, e numerosi fiori piccoli, ma interessanti. Le corolle infatti hanno sepali appuntiti con sfondo giallo tenue, albicocca o verde lime decorati da delicate sfumature: bordeaux, come in ‘Peach Picotee’, porpora come in ‘Peach’, rosa come in ‘Picotee’. Ma ce ne sono anche cosparse da punteggiature color mattone o porpora intenso, come ‘White Spotted’ e ‘Purple Spotted’, mentre altre, come ‘Dark’, dai sepali viola scuro, quasi neri, sono tinta unita. In parallelo Furlanis sta sviluppando un’altra linea di ibridazione, volta a creare un elleboro profumato e con fiori dai colori vivaci. Per ottenerlo, sta effettuando incroci tra H. liguricus, specie dalla fragranza fresca e pungente di limone, ed ellebori ibridi

Ma ce ne sono anche cosparse da punteggiature color mattone o porpora intenso, come ‘White Spotted’ e ‘Purple Spotted’, mentre altre, come ‘Dark’, dai sepali viola scuro, quasi neri, sono tinta unita. In parallelo Furlanis sta sviluppando un’altra linea di ibridazione, volta a creare un elleboro profumato e con fiori dai colori vivaci.
Per ottenerlo, sta effettuando incroci tra H. liguricus, specie dalla fragranza fresca e pungente di limone, ed ellebori ibridi.
L’uso paesaggistico degli ellebori nel giardino d’inverno
«Uso molto gli ellebori come macchie di colore nel giardino invernale», racconta il garden designer Carlo Contesso. In particolare, consiglio di piantare gli ibridi di Rodney vicino a punti di passaggio come vialetti e scale oppure in vaso sul terrazzo, per ammirare da vicino le variegature delle foglie e i toni un po’ scuri dei fiori».
Il paesaggista li ha usati all’ombra di un leggero acero giapponese o vicino al tronco color cannella di lagerstroemie, assieme agli affini ciclamini a fiore bianco e foglia argentata (Cyclamen coum coum Pewter Group) e, per contrasto, accanto a Ophiopogon planiscapus ‘Nigrescens’ dalle foglie nere e Rubus cockburianus con giovani rami coperti di lanugine bianca.
«Gli altri ibridi», conclude Contesso «con fiori più piccoli e reclinati, possono essere impiegati, riuniti in grandi gruppi, an che in giardini naturali, lasciando che con il tempo si espandano».
