Guida facile alla coltivazione delle Alocasia

Con le loro foglie giganti, le piante del genere Alocasia vengono coltivate in Italia come piante da interno che richiedono molta umidità. In questo articolo vi proponiamo una guida facile alla coltivazione delle Alocasia, con i consigli di Roberto Brioli del Garden Center Brioli. Come coltivare le Alocasia Temperatura Le alocasie prosperano in condizioni calde e umide, l’intervallo ideale per la coltivazione in casa è compreso tra i 18 e i 29 °C. Le temperature inferiori ai 10 °C, o superiori ai 38 °C, fanno entrare la pianta in dormienza. Tollerano, a seconda della varietà, una minima di 1 o 5 °C ma solo per brevi periodi. Esposizione Prediligono una luce diffusa e indiretta per almeno 4-6 ore al giorno, non tollerano condizioni di scarsa illuminazione. Vanno però evitate posizioni esposte per lunghi periodi ai raggi diretti del sole, che causano bruciature e sbiancamenti evidenti. Nei mesi più caldi la coltivazione all’aperto, in un’area ombreggiata e protetta dal vento, le rafforza e riduce il rischio di malattie. Substrato Quello ottimale è ben drenato e con un pH leggermente acido, compreso tra 5,5 e 6,5. Lo si può ottenere mescolando parti uguali di terriccio per piante da interno con perlite e fibra di cocco. Moltiplicazione In primavera si raccolgono i cormi, piccoli organi di propagazione simili a bulbilli, da piantumare e mantenere umidi in un ambiente luminoso. Particolare della foglia di Alocasia macrorrhizos - Foto IPA Irrigazioni Il substrato va sempre lasciato asciugare completamente prima di procedere alla bagnatura: se il terreno è mantenuto troppo bagnato le alocasie deperiscono a causa del marciume radicale e degli attacchi fungini. Innaffiare dall’alto con acqua a temperatura ambiente, rimuovendo subito quella percolata nel sottovaso, senza lasciare mai ristagni. Alocasia 'Polly' - Foto IPA Concimazione Da effettuarsi solo nella stagione di crescita, tra aprile e settembre, con fertilizzanti liquidi organici da diluire nell’acqua di irrigazione. L’ideale rapporto NPK è 10-5-5. Manutenzione Le foglie vanno pulite regolarmente, soprattutto in inverno, per rimuovere la polvere, in modo da facilitare il processo di fotosintesi, e controllare la presenza di insetti antagonisti. Spesso le alocasie sviluppano foglie gialle alla base del fusto, che vanno tagliate con un paio di cesoie o forbici affilate e disinfettate con alcol. Il rinvaso dovrebbe essere effettuato ogni due anni oppure quando le radici hanno riempito completamente il vaso. Trattamenti antiparassitari Possono essere colpite da gravi infestazioni di cocciniglia cotonosa, che se non trattata prontamente prospera negli ambienti caldi degli appartamenti. Controllate frequentemente i punti in cui le foglie si avvolgono al fusto e sotto la lamina, rimuovendo gli insetti con un cotton fioc bagnato in alcol. Gli afidi che compaiono in primavera vanno rimossi manualmente con un panno imbevuto in acqua e olio di Neem. Più complesso da eliminare è il ragnetto rosso, piaga comune delle alocasie, soprattutto nel periodo estivo. Questo acaro succhiante colpisce le foglie decolorandole e forma una fitta e sottile rete di ragnatele. Vanno rimosse le parti colpite e isolata la pianta, spostandola in un luogo il più fresco e umido possibile: il ragnetto rosso prospera negli ambienti molto caldi, come le serre, e secchi. Bagnare le foglie giornalmente con acqua ed effettuare trattamenti acaricidi. Tra i prodotti per la lotta biologica più efficaci, le bustine da appendere alle foglie contenenti acari predatori del ragnetto rosso. Alocasia amazonica - Foto IPA