Come coltivare la Calathea e le altre Marantaceace

Hanno foglie che sembrano dipinti, striate, maculate e con texture a dir poco affascinanti: sono le piante appartenenti alla famiglia delle Marantaceae, tra cui ritroviamo Calathea, Stromanthe e Maranta. Scopri come coltivare queste piante affascinanti ma esigenti, da curare in casa con luce, umidità e attenzioni costanti. Scopriamo come coltivare la Calathea e le altre Marantaceae con i consigli di Davide Michelini, vicepresidente dell’Associazione Italiana Centri di Giardinaggio (Aicg). Come coltivare calatee e marantacee Clima Piante delle foreste tropicali umide, le Marantaceae non temono il caldo. Sono però poco rustiche e non vivono a temperature inferiori a 10 °C. Esposizione In natura vivono nel sottobosco ombroso quindi in appartamento non devono mai essere esposte alla luce diretta del sole, altrimenti si rischia di provocare ustioni fogliari, che si manifestano con macchie rotonde di colore variabile dal giallo al marrone. In una stanza esposta a nord le piante possono vicino alle finestre, ma se l’esposizione è a sud, è meglio collocarle a una maggiore distanza. Maranta leuconeura - Foto IPA Irrigazioni Non bisogna mai attendere che il terreno sia asciutto prima di bagnare perché si tratta di piante piuttosto esigenti; è preferibile irrigare moderatamente e spesso ed evitare i ristagni idrici. Hanno anche bisogno di una elevata umidità atmosferica (superiore al 50 per cento) quindi, quando i termosifoni sono accesi, è importante nebulizzare le foglie di tanto in tanto, per evitare che apici e margini fogliari secchino. Le marantacee non amano l’acqua ricca di calcare e cloro, quindi l’ideale è usare acqua piovana. In alternativa nei garden si trovano appositi prodotti decalcificanti. Calathea orbifolia - Foto IPA Terriccio Deve essere leggero, soffice e ben drenato, con un pH subacido (5,8-6). Lo si può preparare mescolando in parti uguali torba a grana grossa, fibra di cocco e agriperlite. In alternativa acquistate un buon terriccio specifico per piante d’appartamento. Concimazioni Dalla primavera all’autunno somministrate, una volta al frequenza da aprile a giugno) un concime liquido bilanciato da sciogliere nell’acqua di irrigazione. È preferibile non esagerare con le concimazioni, perché queste piante sono sensibili all’elevata salinità del terreno, che può provocare il disseccamento dei margini fogliari. Divisione La divisione non è indispensabile per il corretto sviluppo della pianta, ma permette di ottenere nuovi esemplari. Si esegue in primavera e in autunno su piante di almeno tre anni. Si estrae la pianta dal vaso, si esegue una pulizia leggera delle radici (che vanno anche distese nel caso siano arrotolate su se stesse), quindi con un coltello affilato si divide il pane di terra. Si rinvasa poi ogni porzione in un contenitore riempito con terriccio nuovo. Rinvaso Si esegue in primavera ogni due-tre anni, trasferendo la pianta in un vaso più largo del precedente di 8-12 cm al massimo. Se le radici appaiono spiralizzate, è conveniente dipanarle prima di sistemarle nel nuovo contenitore, da riempire con il terriccio descritto in precedenza. Cure colturali Tagliare le foglie rovinate o secche e, dopo la fioritura recidere alla base gli steli fiorali appassiti. Per lucidare le foglie non vellutate è possibile, due-tre volte l’anno, spruzzarle con appositi prodotti a base di olio di lino, utili anche per tenere lontane le cocciniglie. Prima però asportate la polvere con un panno umido. Sensibilità ai parassiti Le calatee e le marantacee in generale si ammalano poco. Possono essere attaccate dalle cocciniglie, presenti alla base dei fusti, e dal ragnetto rosso (soprattutto in estate, con l’aria secca) che provoca decolorazioni fogliari. In entrambi i casi bisogna intervenire subito con olio di Neem o un acaricida. Stromanthe sanguinea 'Triostar' - Foto IPA

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Come coltivare la Calathea e le Marantaceae

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