Romantico e formale nelle Fiandre

Nelle Fiandre il paesaggista fiammingo Marc Moris ha creato il proprio paradiso, un giardino romantico e formale, fra grandi topiari, boschetti naturali, aiuole con erbacee e rose, tappeti erbosi e prati selvatici. Tassi potati in forma e Delphinium blu e rose - Foto di Matteo Carassale Nelle Fiandre, un giardino romantico e formale. Regione fiamminga del Belgio settentrionale, le Fiandre sono famose per i celebrati pittori, i merletti e i vetri preziosi, la birra e il cioccolato. Ma anche per i meravigliosi giardini, annessi ai tanti castelli e dimore storiche, e per i grandi, interessanti vivai. In passato, infatti, per la natura pianeggiante del territorio, il clima fresco e temperato e la posizione nel cuore dell’Europa, le Fiandre sono state il fulcro trainante dell’orticoltura europea: nel Cinquecento eccellevano per lo studio della botanica, nel Settecento e Ottocento vi si coltivavano le piante più rare e vennero create innumerevoli nuove varietà, in particolare di fruttiferi, rose, rododendri e azalee. Nella culla dell'arte topiaria Nel corso del tempo, l’arte topiaria, che qui arrivò sul finire del nostro Rinascimento, e si è espressa con la magnificenza propria dello stile francese. Che vuol dire siepi possenti e grandi forme scolpite in faggio e tasso, alte spalliere intrecciate di carpino e tiglio, ed elaborati parterre di bosso. Questo stile ha continuato a ispirare i tanti, eccellenti paesaggisti belgi, fra cui Jules Buyssens e Jacques Wirtz e i contemporanei Erik Dhont e Marc Moris. Moris in Italia è pressoché sconosciuto, nonostante abbia all’attivo un centinaio di grandi progetti, realizzati soprattutto in Belgio, ma anche in Francia, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Il giardino del paesaggista Entriamo nel giardino privato di Marc Moris, non lontano da Anversa, accanto al suo vivaio, specializzato in grandi alberi. Sono cinque ettari che si estendono intorno a una splendida casa dai tratti antichi, fra enormi siepi e topiari, tappeti erbosi e prati fioriti, bordure di rododendri arborei. Ci sono anche un piccolo canale e un grande lago balneabile dalle acque cristalline, un orto e un giardino segreto di rose e fiori. Un luogo sereno e senza tempo, un grande, placido giardino che sembra essere lì da sempre anche se ha soltanto quindici anni. a cominciare dagli alberi che lo circondano: faggi, querce e aceri, tutti provenienti dal suo vivaio. Romantico e formale «Per creare un bel giardino occorre un bel contesto. Non ci deve essere niente di sgradevole alla vista a 360 gradi: con la vegetazione bisogna ammorbidire i confini e creare un orizzonte, dare un senso di spazio e apertura, poter vedere il cielo, ma al tempo stesso senza cogliere l’insieme» dice il paesaggista. Fondamentali, a questo scopo, sono stati i movimenti terra. «Abbiamo costruito la casa su un livello più alto rispetto al piano di campagna, anche per via della presenza di acqua, e rialzato i confini, ora occupati dalla fascia boscosa: dal momento che il nostro territorio è piatto, noi belgi apprezziamo che il terreno sia un po’ movimentato. In questo modo abbiamo anche avvicinato l’orizzonte e creato un senso di intimità». Il cancelletto in ferro batturo si apre sul giardino segreto - Foto di Matteo Carassale Il giardino dei fiori, con aiuole delimitate dal bosso. Sullo sfondo, l’abitazione dei Moris - Foto di Matteo Carassale Nelle Fiandre, un giardino romantico e formale Accanto alla casa, quasi nascosto perché in inverno non è bellissimo, c’è il giardino dei fiori, mezzo ettaro di aiuole bordate da piccole siepi di bosso, traboccanti di rose ed erbacee perenni: «Lo abbiamo creato insieme, ispirandoci a Great Dixter, la casa di famiglia nell’East Sussex del giardiniere e scrittore di giardinaggio Christopher Lloyd» dice la figlia Jasmine Moris. Questo spazio richiede più lavoro di tutto il resto del giardino», continua. «Le siepi e le forme topiarie, infatti, non sono poi così impegnative. In base all’andamento climatico e quindi al loro sviluppo le tagliamo una-due volte l’anno, in maggio o giugno e se occorre di nuovo a fine estate». il piccolo canale, abitato da piante acquatiche come ceratofilli e miriofilli, che scorre lungo un lato della casa padronale - Foto Matteo Carassale